giu 20 2009

Solstizio 2009

Category: Milonghe | Musicawebmaster @ 21:30

fiesta

FESTA!
Sabato 20
giugno 2009
SOLSTIZIO DI TANGO 9a edizione
a BORGO SAN GIACOMO (Bs)

dalle 21.30 alle 3.30 (...e oltre) si balla all'aperto

sulla grande pista del Ristorante IL MELOGRANO
(sotto il portico in caso di maltempo)

yeyte 

MUSICA PARA BAILAR con il trio EL YEITE
Alejandro Duca - piano
Hugo Frencia - bandoneón
Paolo Costanzo - violino


e selezioni musicali di Batti Schinetti
Partecipa il Maestro
Chico Terto

La musica dal vivo avrà inizio dopo le 22.30
Esposizione di
'Passo a Due': questa sera tutte le scarpe a euro 89

Prima consumazione obbligatoria euro 15
Per prenotazione cene (all'interno, con aria condizionata) tel. 030.948468 o 346.6047444.

A chi cena sarà riservato anche un tavolo all'esterno,
vicino alla pista da ballo

Ristorante Pizzeria Il Melograno Via Prati Magri 25 (traversa di Via Don Petrobelli 40)
Borgo San Giacomo (Bs)

A 25 km da Brescia e Cremona. A 7 km da Orzinuovi e Quinzano

 

melograno

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giu 14 2009

Basta milonga

Category: Rubrica Raccontiennio @ 05:20

No, non ci riesco ad andare in Milonga, almeno per un po’. sssss

Lo dice e s’accende una sigaretta.

Quattro sere a settimana sono troppe e mi sono rotto. Troppo tempo rubato al sonno, troppo regalato al sogno tanguero.

Che cazzate che dico, eh?

Comunque ci si stufa ad un certo punto. Ci si stufa per un sacco di motivi.

E poi si cambia. Io sono cambiato. Non ne ho più voglia. Ho voglia d’altro.

Mi sono scocciato dei soliti locali, delle solite storie. Ci si scoccia anche del Tango. Delle solite menate. Delle solite rivalità, che poi, detto francamente, non te ne frega niente. Arrivi al culmine, a quel livello e poi… Poi studi, spendi energie, denaro, incazzature varie perché non balli come vorresti e allora vai. Vai a lezioni a tradimento. Giù tempo, illuso di brutto, sprecato di brutto, tanto rimani uguale, tanto non cambi e non sai neanche perché. Non c’arrivi a capire perché nonostante un certo impegno i tuoi piedi ballano sempre uguali. Impermeabili e sordi a qualsiasi tecnica che il tuo cervello ha assimilato e vorrebbe trasmettergli. I piedi non sono più collegati al tuo cervello. Oltre che rabbia ti fanno pure senso nella loro incomprensibile indipendenza. I piedi.

E le facce?

Vuoi parlare delle facce tanguere?

Di quelli che sempre, sempre incontri?

Qualsiasi Milonga, quella che è un buco e anche quella in culo al mondo che penseresti d’incontrarci solo gente mai vista. No, ecco, sbagliato: loro ci sono. Anzi, loro erano già lì che ti aspettavano, che se non arrivavi da solo t’avrebbero chiamato.

Così, succede così: credimi.

Le donne, i locali, tutto, in questi sette anni si è fatto uguale.

Mi sono reso conto che l’abitudine è talmente insediata da essersi incancrenita piuttosto che radicata.

Io resto zitto, lo guardo e lo lascio parlare. Un monologo tanguero, monotematico nel discorrere come nell’immaginare: sempre e solo tangare. Ma ora, come se anche per questo esistesse un capolinea, si è fermato. Si è reso conto e… Basta tango, basta Milonga… almeno per un po’. Mi dice così e sembra convinto.

Disintossicazione. Riprende. Stacco radicale. Mi dice. Serve in certi momenti. Serve lasciar decantare. Dopo qualche tempo che non balli sembra di ballare meglio. Stacco anche per questo. Per vedere cosa mi resta nei piedi, se poi ballerò meglio.

Fa una smorfia, un distorcere di labbra che suggerisce delusione e non capisco se l’espressione gli si è cambiata per la quarta vodka lemon che butta giù o per qualcos’altro. I suoi movimenti lasciati andare, quello starsene lì appoggiato a parlare, quello sguardo spento. E’ perso, perso e triste.

Sai cosa ho fatto?

L’altra sera stavo impiantato là fuori, davanti alle finestre della scuola.

Sai quella dove andavo a lezione?

Proprio non ci riuscivo a scansarmi da lì.

Non c’ero riuscito a non andarci, a non parcheggiare l’auto quel tanto lontano per non essere visto e quel tanto vicino per riuscire a guardare dentro.

Sembravo Tom Ponzi, quello che fa l’investigatore privato, e mi sentivo l’uomo più cretino del mondo. In macchina, a fari spenti e sigaretta accesa: spettacolo serale. Sì, lo so, come un coglione davanti ad una bella prima visione del cazzo: Lui e Lei a ballare, a provare, a ridere. A ridere come dei cretini, a ganasce aperte.

Cosa ci sarà stato tanto da ridere?

Cosa avranno avuto da ridere?

Sono rimasto lì a farmi devastare le palle, a guardare quello che mai avrei voluto vedere. Come quando t’attacchi alla corrente e ti fulmini senza riuscire a staccarti. Ecco, ero così.

Immagina: io sono lì, guardo quella coppia fra le altre che prova, ripetono i passi, s’abbracciano, ridono… E non riesco a staccarmi da quella cosa, dalle gambe di Lei. Non riesco a non pensare che solo un mese fa quelle gambe ballavano tra le mie, che solo un mese fa s’allargavano per farmi salire su, verso il morbido.

E poi, guarda, voglio arrivare fino in fondo, voglio dirti quanto sono cretino io: quando Lei rideva, lì con lui. Quando gli rideva sulla bocca con la sua bocca, a me non veniva d’abbassare lo sguardo, di girare i tacchi e volare via, no, a me veniva in mente il suo sapore. Quel sapore che tenevo sulla lingua, tra i denti. No, io non pensavo d’andarmene, di staccarmi dalla corrente, di non farmi devastare. No, io pensavo al suo sapore, al suo caldo addosso. Pensavo a come facevo il cane da trifola quando arrivavo a casa e mi cercavo il suo profumo sulle braccia, sulle mani.

Non era solo tango tra me e lei.

Non era solo Tango lì davanti alla scuola a guardare, a godermi quel bel magone da groppo in gola che prima poi passa, lo so, ma intanto ti viene da chiederti: Cosa cazzo faccio nel frattempo che passa?

Cosa fai?, vai a ballare e te la trovi davanti?, magari con il cretino incollato alla sottana che la tiene troppo stretta?, quello lì che lo sa perfettamente chi sono e magari, tanto per compiere l’opera, mi viene a ballare sul centimetro di pista che ho davanti. Cosa faresti tu chiedendoti: Ma non gliel’avranno insegnato che una donna non va tenuta stretta. Va tenuta e basta. Cosa dovrei fare io?, dimmelo!, guardarli e fare finta di niente? Trattenere la voglia d’andargli dietro e tirargli un calcio nel culo?, così, una tacca e via, una a tutt’e due.

Gli sorrido.

Sorride anche lui e fa cenno di no con la testa: No, non si può fare. Non ci riesco ad andare in Milonga.

Ordina una Vodka e siamo alla quinta.

Si siede: il sacco è vuoto, ora può alleggerire le gambe.

Mi siedo con lui.

Questa sera niente Tango, restiamo qui dalla Rita, mandano la partita tra mezz’ora.

 

Sandra, L'Encendida

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giu 14 2009

Benni - Tango perpendicular

Category: Rubrica Poesiemara @ 04:54

TANGO PERPENDICULAR di Stefano Benni
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E’ nel pavimento lavato dove brillano
i pesci d’oro delle scarpe nuove
E’ nel sudore sulla fronte del violinista
E’ nel Cupido dal dente cariato
che fa sedere le coppie, aspettando la mancia
E’ nel bicchiere di Tempranillo
dove lui desidera lei, attraverso un rosso inferno
E’ nella segatura ben sparsa,
perché nessuna lacrima vada persa
E’ nel primo sopraggiungere del tango
E’ nella notte curiosa dietro la porta chiusa
Ma se non ti tengo tra le braccia
tutto questo è una cartolina odorosa
per un barbiere che dorme
per un barbiere che sogna

E’ nella dama piccola che si appoggia
al cavaliere come a un parapetto di balcone
e guarda ombre di passi passare
in un fiume di neon e di fumo
nel suo grande music-hall personale
E’ nel sorriso dello scemo che non può ballare
ma dentro di sé conquista e seduce
la bionda triste, con l’uomo al fianco
che parla di sacchi di caffè, e non ama il tango
E’ nel gesto di Carlos che spalanca
il bandoneon, come Mosè che apre il mare
E’ nel frusciare di una gonna, in un attimo di silenzio
E’ nell’odore di rosa, calzini ed assenzio
Ma se non ti bacio come si baciano i ragazzi
tutto questo è nostalgia, per un mare dipinto
per un marinaio senza più nave
per un marinaio senza più vento

E’ nella tosse roca del ballerino migliore
che indossa la morte, come un abito ben fatto
e nella vecchia coppia che danza
“Enganadora” per la millesima volta
E’ nella vecchia ferita da coltello
il giorno che qualcuno difese qualcuna
Nelle risate troppo forti e smargiasse
Nelle farfalle che si uccidono sulle lampade rosse
E’ nella grazia e nell’arroganza
di questo contrappunto, che ci trascina
nei campi di luna, oltre la porta
Ma se non mi sei vicina, amore
tutto questo è uno spartito vecchio
dentro una vecchia valigia di carta
dentro una vecchia valigia sporca

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giu 13 2009

Trenzas - Quedémonos aquí

Category: Rubrica Branioreste @ 10:45

_tango Tra gli autori dei testi del tango ci sono delle voci identificabili, inconfondibili, uniche. Sono le voci dei Poeti, senza le quali la storia del genere sarebbe stata molto diversa. Ognuno di questi autori ha un proprio tratto tematico, compositivo e stilistico che caratterizza la sua opera. La somma di questi tratti viene chiamata poetica, ossia un modo proprio di vedere la realtà e, con un particolare stile e linguaggio, di raccontare le cose.

La poesia quando si fonde con la musica, diventa sostanza magica, capace di dare forma e sapore alle parole, di fermare il tempo gli infiniti istanti di una nota. Riesce ad arrivare nel profondo dell’anima parlandoci con sorprendente esattezza di sentimenti solo nostri. La magia della poesia che si fa musica, con sorprendente facilità, ci fa scoprire i nostri ricordi, “ ... ci fa piangere per peccati non nostri e per tragedie che non ci riguardano. Crea un passato che non conosciamo e ci riempie di un sentimento di tristezza che ruba le nostre lacrime. Mi immagino un uomo che abbia avuto sempre una vita insulsa, e che udendo, per caso, un brano di musica, scoprisse repentinamente che la sua anima è passata, senza che lui lo notasse, attraverso terribili esperienze, e ha conosciuto allegrie sorprendenti, amori veementi e grandi rinunce.” (Oscar Wilde). 

Homero Exposito è uno dei grandi poeti del tango ed i suoi testi hanno dato, con pennellate che sanno di impressionismo, la forma poetica a musiche magnifiche. Utilizzando minimi elementi riesce, con ammirabile sintesi, a presentare una storia che è più suggerita che raccontata. Per parlarci del tema dell’amore utilizza spesso immagini che evocano il tempo che passa, il dolore, l’assenza, il destino. L’amore è sempre sospeso e attirato da forze contrapposte: la vita e la morte. Da un lato è costante l’irriducibile certezza che arriverà alla fine lasciando un vuoto insostenibile pieno di ricordi

 

... trecce,

nodo atroce di cuoio duro

che mi legaron al tuo muto addio ...

dall’altro compare la ferma convinzione che tornerà a nascere, come un fiore.

I brani proposti sono la celeberrima Trenzas ed il meno noto, ma ugualmente emozionante, Quedémonos aqui.

Ricordati di fermare il suono in basso a sinistra

Trenzas

Música: : Armando Pontier

Letra: Homero Expósito

anno 1956
Trenzas,
seda dulce de tus trenzas,
luna en sombra de tu piel
y de tu ausencia.
Trenzas que me ataron en el yugo de tu amor,
yugo casi de blando de tu risa de tu voz...
Fina
caridad de mi rutina,
me encontré tu corazón
en una esquina...
Trenzas de color de mate amargo
que endulzaron mi letargo gris.
¿Adónde fue tu amor de flor silvestre?
¿Adónde, adónde fue después de amarte?
Tal vez mi corazón tenía que perderte
y así mi soledad se agranda por buscarte.
¡Y estoy llorando así
cansado de llorar,
trenzado a tu vivir
con trenzas de ansiedad... sin ti!
¡Por qué tendré que amar
y al fin partir!
(Pena,
vieja angustia de mi pena,
frase trunca de tu voz
que me encadena...
Pena que me llena de palabras sin rencor,
llama que te llama con la llama del amor.)
Trenzas,
seda dulce de tus trenzas,
luna en sombra de tu piel
y de tu ausencia,
trenzas,
nudo atroz de cuero crudo
que me ataron a tu mudo adiós...
Trecce,
seta dolce delle tue trecce,
luna in ombra della tua pelle
e della tua assenza.
Trecce che mi legaron al giogo del tuo amore,
giogo quasi soffice del tuo sorriso della tua voce.
Fine
carità della mia routine,
incontrai il tuo cuore
in una esquina [1] ...
Trecce del color del mate [2] amaro
che addolciscono il mio letargo grigio.
Dove è andato il tuo amore di fiore silvestre ?
Dove, dov’è andato dopo averti amato ?
Forse il mio cuore doveva perderti
e così la mia solitudine cresce per cercarti.
E sto piangendo così
stanco di piangere,
intrecciato al tuo vivere
con trecce di ansietà .. senza te !
Perchè dovrò amare
e alla fine partire !
(Pena,
vecchia angoscia della mia pena,
frase tronca della tua voce
che mi incatena ...
Pena che mi riempie di parole senza rancore,
fiamma che ti chiama con la fiamma dell’amor.)
Trecce,
seta dolce delle tue trecce,
luna in ombra della tua pelle
e della tua assenza,
trecce,
nodo atroce di cuoio duro
che mi legaron al tuo muto addio ...

[1] Esquina è un termine ricco di significati che vanno ben al di là della semplice traduzione letterale. E’ l’angolo che corrisponde all’incrocio di due strade, ma è anche il luogo di incontri, di appuntamenti, di ricordi, di eventi memorabili. In molti testi di tango si può incontrare il termine esquina con tutti i suoi riferimenti poetici ed alcuni brani addirittura lo riportano nel titolo. Alcuni esempi sono Tres esquinas, Rondando tu esquina, El Esquinazo.

[2] Bevanda tipica argentina 

Ricordati di fermare il suono in basso a sinistra

Quedémonos aqui 

Música: Héctor Stamponi

Letra: Homero Expósito

anno 1956
¡Amor, la vida se nos va,
quedémonos aquí, ya es hora de llegar!
¡Amor, quedémonos aquí!
¿Por qué sin compasión rodar?
¡Amor, la flor se ha vuelto a abrir
y hay gusto a soledad, quedémonos aquí!
Nuestro cansancio es un poema sin final
que aquí podemos terminar.
¡Abre tu vida sin ventanas!
¡Mira lo lindo que está el río!
Se despierta la mañana y tengo ganas
de juntarte un ramillete de rocío.
¡Basta de noches y de olvidos,
basta de alcohol sin esperanzas,
deja todo lo que ha sido
desangrarse en ese ayer sin fe!
Tal vez
de tanto usar el gris
te ciegues con el sol...
¡pero eso tiene fin!
¡Después verás todo el color,
amor, quedémonos aquí!
¡Amor, asómate a la flor
y entiende la verdad que llaman corazón!
¡Deja el pasado acobardado en el fangal
que aquí podemos comenzar!
Amore, la vita se ne va da noi
fermiamoci qui, è già ora di arrivare!
Amore, fermiamoci qui !
Perchè senza compassion vagare ?
Amore, il fiore è tornato ad aprirsi
e c’è gusto alla solitudine, fermiamoci qui.
La nostra stanchezza è un poema senza fine
che qui possiamo terminare.
Apri la tua vita senza finestre !
Guarda il fiume quanto è bello !
Si sveglia la mattina ed ho voglia
di raccoglierti un mazzolino di rugiada
Basta notti ed oblio
basta alcool senza speranza,
lascia tutto ciò che è stato
prosciugarsi in questo ieri senza fede!
A volte
usando tanto il grigio
te accechi con il sole ...
però questo ha una fine !
Dopo verrà tutto il colore,
amore, fermiamoci qui!
Amore affacciati al fiore
e comprendi la verità che chiamano cuore!
Lascia nel fango il passato spaventato
che qui possiamo cominciare !

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giu 13 2009

Attività Giugno 2009

Category: Concerti | Milonghe | Musica | Stagewebmaster @ 10:12

Milonga Mercoledì 3 Giugno   musicaliza El Caballero
Milonga Sabato 6 Giugno musicaliza El Popul Castello
Milonga
Sabato 13 Giugno musicaliza Vassily
Milonga
Sabato 20 Giugno festa SOLSTIZIO DI TANGO

(depliant attivit\340 Chicos giu2009.pub)

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giu 13 2009

Cristina la Barbie

Category: Amici & Biowebmaster @ 09:34

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Cristina si è avvicinata al Tango nel 1999 e quasi subito ha cominciato la sua esperienza di d.j. nelle milongas promosse da ‘Los chicos del Tango’. Ora è chiamata in molte milongas bresciane e del nord-Italia.


L’intervista del 2004, qui sotto riportata, ci rivela l’impegno che ‘La Barbie’ ha sempre posto nel suo ruolo di musicalizadora.

Intervista apparsa su Cafetín - Periodico milanese dedicato al mondo del tango e dintorni - anno 2, numero 2, novembre 2004

E’ il tango che mi ha trovata. Ero molto orgogliosa e spavalda nel mio “io ballo da sola”. Quando il tango entra veramente nella vita la cambia; in modo subdolo, poco alla volta, finché di colpo te ne accorgi. Ed è l’estensione dei sensi: l’aspettativa nell’odore della cera che cola sul tavolo; lo sguardo attento in attesa di un cabezeo; l’accoglienza tattile della propria mano destra in quella del cavaliere (primo vero abbraccio); il sale delle lacrime inevitabili quando ascolto alcuni tanghi. Perché piango? E’ l’emozione. La dà la musica ma la si mette nella danza. Così quando ballo non piango. Lascio uscire l’emozione, “dandomi”, e chiudo gli occhi.


D.: Cosa ti ha portato dietro la consolle?
R.: Necessità …o qualcuno metteva la musica o la milonga avrebbe chiuso. E a me faceva comodo ballare la domenica… Naturalmente gratis et amoris. Più gratis che amoris ad essere sincera. Mugugni e rimbrotti. E tanta improvvisazione. Ballavo da pochi mesi e non ne capivo niente. Sono passati anni: esperienze, letture, ascolto, ricerca dei dischi, colloqui con veri musicalizadores, musicisti, appassionati… Il ricordo è nebuloso come una milonga densa di fumo. Prima, 5 anni fa, mettevo la musica per ballare io. Ora perché adoro far ballare gli altri. Ma anche quando sono dietro la consolle, una parte di me è in pista che balla.

cristina la barbie ESTA
D.: Usi un criterio per scegliere la musica/gli autori/i ritmi/le cortine?
R.: C’è un prima, un durante, un dopo. Se fossero in sequenza sarebbe tutto più semplice. In un teorico prima c’è la preparazione. Non della serata. Preparazione come studio, ascolto della musica e delle proprie impressioni, poi il Riascolto per poter cambiare idea e magari ancora il Riascolto; immaginando di essere in milonga, a volte coinvolgendo un (poco) volontario derelitto a ballare… Ed il prima diventa dopo perché non si è mai finito di imparare. Si cerca di essere il più obiettivi possibile pur sapendo di non poter prescindere dal proprio gusto, personalità, impronta. La serata è sempre diversa. Anche se si è nella stessa milonga. Quindi anche la musica. Valuto le abitudini, il livello e le capacità di chi balla, lo stile di danza, i segnali neanche troppo impercettibili di risposta dei tangueros ad ogni pezzo, i momenti di “stanca”… Cerco di essere attenta e di intuire.

D.: Cosa si aspetta la gente dal “musicalizatore” (e come gestisci le "gentili richieste")?
R.: Che metta la musica che desidera ballare prima ancora di sapere quale musica desidera ballare. Che abbia personalità ma non la imponga. Che abbia belle gambe e/o generosa scollatura se è dj donna; che inviti a ballare proprio te, scelta fra tutte, se è dj uomo. A parte gli scherzi (ma un po’ ho ragione), la gente si aspetta una musica affine alle proprie corde, sensibilità, ed umore, che comunque cambiano nel corso della serata. Esaudisco le richieste proprio perché gentili. Valuto se è possibile creare subito una tanda in cui inserire il pezzo o se è il caso di aspettare un poco (e lo comunico subito al richiedente). Se il pezzo richiesto è un po’ “improbabile” lo inserisco come cortina e se particolarmente inadatto lo dedico al richiedente (nome e cognome)!

D.: Cosa ti fa sentire che la serata è riuscita?
R.: Musicalmente? Si vede durante. Ballano in tanti; fanno i complimenti per la musica; chiedono il titolo o l’interprete di un pezzo, oppure non chiedono nulla… vabene così; ballano ad oltranza incuranti dell’orario di chiusura e degli sguardi d’odio di baristi e guardarobiera; vogliono sapere quando torni….Insomma si vede. Io sono felice. Amo mettere la musica e la Mia serata è riuscita. In realtà il musicalizador contribuisce alla riuscita di una serata più o meno come la qualità del pavimento e dell’aspiratore del fumo o la temperatura della sala. La serata la fa riuscire la gente che vi partecipa con il suo umore, la convivialità, la disponibilità, la gentilezza, l’ospitalità, l’educazione… Ed è ogni singolo ospite che può decretare se la SUA serata è riuscita.


D.: L'ultimo tango alle 5 di mattina?
R.: Ultimo tango? Quale ultimo tango?

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giu 13 2009

Batti Schinetti

Category: Amici & Biowebmaster @ 09:23


batti schinetti

Musicalizador e insegnante di tango


La passione per la musica suonata, mi ha fatto approdare al tango. Ho conosciuto il Maestro Chico Terto con il quale ho mosso i miei primi passi,  continuando poi con lui e con alri maestri - Pablo Veron, Gustavo Naveira, Julio Balmaceda, Chicho Frumboli, Matteo Panero – il mio percorso formativo che prosegue da oltre dieci anni.
Come musicalizador mi sono formato ascoltando tanta musica, importanti e carismatici musicalizadores, prestando particolare sensibilità all'ascolto delle preferenze dei ballerini in sala.


Ho tenuto le mie prime serate nelle milongas gestite da ‘Los chicos del Tango’. Ad oggi, musicalizo in diverse milongas bresciane e lombarde, con tandas y cortinas, nel rispetto della migliore tradizione.

Nota di Mara:

Ha fondato, insieme a Sandra, La Clandestina Tango Brescia che, dal 22 settembre 2012 gestisce la milonga bresciana Gilda

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giu 13 2009

Libri in italiano

Category: Librimara @ 06:10

Biblioteca de Los chicos del Tango  (Mara)

Libri in italiano (in ordine di data di edizione)

(attendere il caricamento pagina, la lista è lunga)

Autore

Titolo

Anno

Editore

Note

Garcia, Miguel A. Argentina - Dall'Indipendenza al peronismo d'oggi 1975 Gabriele Mazzotta storia ed economia
Lao, Meri Tempo di tango: la storia, lo sfondo sociale, i testi, i personaggi, la fortuna e il revival

Anche in spagnolo: Tiempo de tango. La historia, el ambiente, los personajes, los textos, pasado y destino
1975 Valentino Bompiani Testi in lingua originale
e traduzione a fronte

Primo saggio sul genere
musicale rioplatense,
IV di copertina di Umberto Eco
Arlt, Roberto Le belve

Titolo originale: El jorobadito
1980 Savelli racconti
Lao, Meri Voglia di tango. Storia e rito, personaggi e testi, fortuna e revival 1986 SugarCo
Lao, Meri I tanghi di tango. Commenti, scelta dei testi e traduzioni di Meri Lao 1987 Editori del Grifo Raccolta delle corrispondenze apparse sul settimanale umoristico Tango del quotidiano L'Unità, accompagnate da 50 disegni ad hoc di Altan, Ugolino Cossu, Elle Kappa, Jacovitti, Milo Manara, Andrea Pazienza, Roberto Perini, Sergio Staino, Topor, Vincino e altri.

Chi ricorda il settimanale umoristico Tango dalle pagine color salmone che il quotidiano L'Unità pubblicò negli anni 1986 e 1987? Era diretto da Sergio Staino il quale, conoscendo la competenza di Meri Lao in materia di tango rioplatense, le offrì un posto fisso (inteso come rubrica, sia chiaro). Tale rubrica, intitolata Il tango della settimana, funzionava così: un disegnatore inviava al giornale una sua opera sul tema del tango, Meri lo commentava con tangumore, tanghezza o tangacidità, e lo associava a una canzone-tango originale rioplatense, fornendo a fronte la traduzione italiana.
Gli Editori del Grifo di Montepulciano pubblicarono nel 1987 un libro con la raccolta dei disegni e dei testi. Titolo "I Tanghi di Tango". I disegnatori, 49 in totale, erano i fior fiore d'Europa, come Altan, Bonvi, Buzzelli, Cossu, Crepax, Ellekappa, Federico Fellini, Cinzia Leone, Manara, Mannelli, Pazienza, Perini, Pratt, Reiser, Topor, Vincino. Il libro andò a ruba, scomparve dalla circolazione. I pochi fortunati che riuscirono ad averlo e ad evitare che gli accerchiatori, con la scusa di darci un'occhiata, lo trafugassero, se lo tengono ben nascosto, foderato con carta da parati neutra. Ma quanti sono quelli che l'hanno perduto, ma che lo ricordano sempre, lo desiderano e lo cercano?
 
Puig, Manuel Tango delle ore piccole

Titolo originale: Gardel, uma lembrança
1993 Einaudi
Cortazár, Julio
[appendice a cura di Franco, Ernesto]
Bestiario 1996 Einaudi

(ci sono 3 precedenti ed.: 1965, 1974, 1981) La scrittura di Cortazar affonda le radici nella precisione realistica. I vari quartieri di Buenos Aires, gli ambienti borghesi, le atmosfere familiari, i locali dove si balla il tango: il misterioso, l'irrazionale, il tragico germogliano dalla piu' corporea descrizione del quotidiano. E proprio li' che salti nel tempo, scambi di destini, apparizioni e stregonerie prendono forma e senso: la vita segreta di una societa' si carica di segni e tensioni inquietanti. Particolare suggestione ha il "bestiario" metafisico di Cortazar: animali invisibili, come la tigre del racconto che da' il titolo al libro, o immaginari, o creati dal nulla come i coniglietti della Lettera a una signorina di Parigi

Lao, Meri Gardeliana. Omaggio a Carlos Gardel 1996 El Barrio Tanguero 25 testi del repertorio di Gardel con traduzione. Prefazione di Guido Ceronetti.
3 ottobre 1996 in occasione di Gardeliana: Carlos Gardel's songs performed by Miguel Acosta (guitar), Oscar Casares (guitar) and Valentino Oggianu (bass), with audio-visual aids and voice. During the evening will be presented a little book of the original lyrics exsecuted, with italian translation. 
Thornton, Lawrence Il tango degli innocenti

Titolo originale: Imagining Argentina
1996 Il saggiatore
Lao, Meri T come tango - Un invito a muoversi al di là degli stereotipi 1996-97 Melusina Saggio, filmografia completa, antologia di 120 testi di canzoni con traduzione a fronte, Guida del Tango in Italia
Hess, Rémi [cur. Palese F.F.] Tango

Titolo originale: Le Tango
1997 Besa
Genovese, Rino Tango italiano 1997 Bollati Boringhieri romanzo
Pratt, Hugo Corto Maltese - Tango 1998 Lizard

Corto Maltese in trasferta in Argentina, alle prese con una misteriosa associazione di criminali, militari corrotti, il 'tesoro' nascosto di Butch Cassidy e Sundance Kid, la conturbante Esmeralda e una bambina scomparsa. Dalla matita inconfondibile di Hugo Pratt una appassionante storia del piu' romantico degli avventurieri [in edizione tascabile]

Casati Modignani,
Sveva
Lezione di Tango 1998 Sperling & Kupfer romanzo
Borge, Jorge Luis Evaristo Carriego

Titolo originale: Evaristo Carriego

1999 Einaudi Tascabili

contiene "La storia del tango"

Per evocare la Palermo di coltelli e di chitarre, il suburbio di Buonos Aires dove e' nato e cresciuto, Borges restituisce alla vita un affascinante personaggio, Evaristo Carriego: "un poeta emaciato dai piccoli occhi penetranti, sempre vestito di nero". E in questo racconto il quartire di Palermo diventa il giardino incantato di una mitica infanzia, popolato di guappi e di gringos. "Il suburbio crea Carriego ed e' da questi ricreato", in un gioco tra il ricordo e l'invenzione, dove il suburbio "e' acqua marcia e vicoli, ma anche la balaustra celeste e le cascate di caprifoglio rampicante". Fra sordide botteghe, turbolente spianate, lupanari in cui echeggia il tango, Borges ci immette con il suo personaggio nei dedali avventurosi di un mondo a sorpresa.

Charyn, Jerome Morte di un re del tango

Titolo originale: Death of a tango king

1999 Tropea

sul narcotraffico

Yolanda, cresciuta in un barrio ispanico di New York, e' detenuta nella prigione modello di Harrington Hill con l'accusa di rapina a mano armata. Tutte le Hell Sisters, la pittoresca gang che spadroneggia nel carcere femminile, sono innamorate di lei e la loro leader Marcelline O'Roarke vuole "sposarla". Yolanda, che ha anche il cruccio di rivedere almeno una volta Benjamin, il figlio di cinque anni ospite in un istituto, deve trovare assolutamente una via di fuga. La salvezza sembra presentarsi nella persona di Melvin P. Sparks, il professore ecologista della Cornel University che, in galosce e camicia lacera, insegna filosofia alle detenute. Quando il suo destino sembra ormai segnato, infatti, e' proprio Sparks a offrirle un modo per lasciare Harrington Hill. Ma le cose non sono mai quello che sembrano: il professore, in realta', e' un membro dei Christian Commandos, un gruppo di ambienalisti interessati ad arruolare nelle loro file la donna in quanto cugina di Ruben Falcone, Il "piccolo re" del cartello della coca di Medellin. Sulle tracce di Ruben, nascosto nella giungla colombiana, sono stati sguinzagliati vari nuclei antidroga le cui azioni di guerra stanno mettendo in serio pericolo la foresta pluviale. Si crea cosi' un'inedita alleanza fra ecologisti e narcotraficanti. Per Yolanda iniziera' un frenetico viaggio attraverso un mondo oscuro e delirante in cui il bene e il male si intrecciano strettamene, dove un signore della guerra puo' diventare ministro dell'Ambiente, dove e' possibile danzare in centinaia di "rumbeaderos" con altrettanti re del tango, tutti segnati da un destino tragico.

Ninfa, Pino [foto] e Feinmann, José Pablo [racconto] Nero tango 1999 Marcos y Marcos

fotografie

testo in italiano e inglese per il racconto

Pratt, Hugo Corto Maltese - Tango 2000 Lizard
Muraca, Elisabetta Il tango - Sentimento e filosofia di vita 2000 Xenia Musica, canto e ballo sono solo la manifestazione esteriore di questo stile di vita, fatto di sentimento e passione.
Con testi di tanghi
Baldini, Lucia [foto] e Fregona, Michela Anime altrove - Luoghi e genti del tango argentino in Italia 2001 Colombi Litografica
Di Marco, Massimo El Cachafaz - è nato, ha vissuto, è morto per il tango 2001 DMK
Baldini, Lucia [foto] Giorni di tango 2001 Auditorium
Manara, Fausto La vita non è un tango - Nuove principesse e maschi cenerentoli 2001 Sperling & Kupfer Psicologia sociale
Lao, Meri T come tango: musica, parole, spartiti e scuole 2001 Elle U Multimedia Contiene capitoli nuovi, il musical da camera "Tangare humanum est", 135 testi di canzoni tango con traduzione a fronte, una filmografia aggiornata, gli indirizzi dei tanghisti in Italia completi di e-mail e i siti più importanti.
Il prezzo (oh potere della distribuzione!) è inversamente proporzionale:
("31£. a pagina spese bene", come ha scritto il primo lettore che l'ha trovato in edicola).
Antologia - testi orig. e trad. it. a fronte
Grasso, Rita Passi di Tango - Pasos de Tango 2001 Tipografia Gallerani 15 poesie (e 37 fotografie di Davide Pedriali). In italiano e in spagnolo
Benelli, Beatrice Avanzi di balera. Storia e storie del mondo del ballo 2001 Il Mulino Una docente di Psicologia dello sviluppo innamorata del ballo da sala ne indaga qui gli aspetti estetici, psicologici e sociali fornendo un'analisi autentica e vissuta che riguarda le implicazioni soggettive dell'arte di ballare, delle scuole dove si insegna tale arte, del mondo dei locali notturni
Pirozzi, Maricla Tango de arrabal 2001 Sigillo Per questioni legali il libro è stato ritirato dal commercio
Fillia Bolidi & tango 2002 Nino Aragno Raccoglie i tre romanzi di Fillia: La morte della donna, L'ultimo sentimentale e L'uomo senza sesso. Si tratta di una vera e propria trilogia in cui l'autore prospetta un'evoluzione della donna, che nella nuova società tecnologica sarà parificata, come diritti ma soprattutto come sensibilità, all'uomo, trasformandosi con lui ne l'UOMO (maschio e femmina). L'UOMO potrà godere delle nuove emozioni estetiche che solo la civiltà meccanica del futuro, con i suoi colori artificiali e il suo dinamismo, riuscirà a realizzare. Al di là dello schema futurista, i tre romanzi s'impongono all'attenzione del lettore per la particolare vivacità e qualità della prosa che utilizza e si avvale dei nuovi linguaggi mass-mediatici, costituendo nei primi decenni del '900 un primo significativo esempio di «nuova letteratura»
Flores Montenegro, Rafael Il tango e i suoi labirinti

Titolo originale: El tango, desde el umbral hacia dentro

2002 Nyn

Brunamonti, Marco Il Tango, musica e danza 2002 Auditorium Da dove promana l'ineffabile profumo "fin de siecle" della musica del tango? Quali sono i misteriosi ingredienti che, combinandosi tra loro, danno luogo alla magica pozione dai poteri cosi' imperiosamente evocativi? Questo libro intende smontare pezzo per pezzo ed esplorare tutte le componenti musicali di un fenomeno culturale capace di catturare moltitudini di appassionati in ogni angolo del mondo. Il tango ha dato, com'e' noto, formidabili frutti anche sul versante letterario, ma il potere di seduzione della sua musica va al di la' di ogni barriera linguistica, provocando la folgorazione immediata in chiunque abbia abbassato le difese dal sentimento e sia disponibile a lasciarsi docilmente invadere dalla sua febbre
Antunes, Antonio Lobo La morte di Carlos Gardel

Titolo originale: A morte de Carlos Gardel

2002 Feltrinelli

Vol. 3 di: Trilogia di Benfica
Origin. del 1994

Ancora una disgregazione familiare, narrata da una pluralita' di voci che esprimono l'angoscia di vivere, la mediocrita' dei giorni, la pena dell'invecchiamento e il dolore di affrontare il mondo cosi' com'e'. I membri di una famiglia in disfacimento si muovono nella Lisbona dei giorni nostri al ritmo della musica di Carlos Gardel, l'idolo del tango, che diventa il simbolo della morte di una generazione e dei suoi sentimenti. Alvaro e' un ammiratore ossessivo di Carlos Gardel e vive immerso in un mondo di suoni inaccessibile agli altri. Sua moglie Claudia lo ha da tempo abbandonato, il figlio Nuno va a pernottare ogni tanto da lui quando la madre vuole stare da sola con il nuovo compagno. Il ragazzo non prova un vero affetto per il padre ed e' divorato dalla gelosia nei confronti della madre. La sua infelicita' lo porta infine alleroina ed e' attorno al suo letto in ospedale che si riunisce la famiglia. Ma la morte di Nuno non cambia niente e per Alvaro, sempre piu' solo nel suo rifiuto del mondo, Carlos Gardel diventa l'unica presenza viva. AntYnio Lobo Antunes, una tra le voci piu' apprezzate della letteratura mondiale, compie in questa sua opera un'altra emozionante incursione nella psiche dei non amati: "La sua intera opera e' uno sconvolgente esperimento mentale, la cui formidabile ripetizione elimina i confini del tempo e della persona"

Pariani, Laura Quando Dio ballava il tango 2002 Rizzoli Un libro di storie: storie di fatica, di speranza, di attesa spesso vana, di amore e soprattutto di nostalgia. Un grande affresco argentino - sempre pero' con l'occhio rivolto all'Italia - che attraversa gli avvenimenti di un secolo intero: dagli scioperi della Patagonia negli anni Venti al tracollo economico del 2001. Un romanzo di emigrazione, vista dalla parte delle donne: quelle che lasciano l'Italia coi loro uomini, quelle che rimangono ad attenderli, quelle che, di la' del mare, addolciscono la vita degli uomini soli, pur sapendo di non potersi aspettare nulla. Storie di uomini che fra le donne del Nuovo Mondo scelgono solo quelle che danno piacere per poche lire e che non vogliono legami duraturi, perche' sognano di tornare in Italia, un giorno o l'altro. Storie di doppie vite, di sradicamento e di passioni mancate. Storie di donne che si raccontano come CorazYn, al ritmo di una musica di Piazzolla.
Collo, Paolo e Franco, Ernesto [a cura di] Tango 2002 Einaudi

antologia (storie) - testi orig. e trad. it. a fronte

Storie 'di' tango e storie 'da' tango. Escono piano ma con sicurezza dai testi originali in spagnolo, e dalle traduzioni italiane; si fanno raccontare, spandono tracce di sentimenti lungo versi semplici ma efficaci. Non solo la musica e il ballo, che più di tutto, e giustamente, ci sono finora arrivati, ma anche le parole sono importanti per definire il profilo di un mito moderno dentro il quale e' possibile ritrovare un nostro gesto, una nostra tenerissima, in certi casi elementare, emozione. Tango e nostalgia, tango e donne, tango e amore, sudore, albe, penombre, fiori alle finestre e nuvole di fumo, sesso e tenerezze, lacrime e volgarita', coltelli e colombe infreddolite... Il tango e' tutto questo, e soprattutto e' Buenos Aires. Inscindibili tra loro, come sottolineava lo stesso Borges: "Si direbbe che senza i crepuscoli e le notti di Buenos Aires non possa nascere un tango, e che in cielo attende, noi argentini, l'idea platonica del tango, la sua forma universale..."

Liberatori, Alfredo
Tango - Passi figure canzoni storia e miti della danza della passione e della nostalgia 2002 Pagano
Dinzel, Gloria e Rodolfo Il Tango, quell'ansiosa ricerca della libertà 2002 Abrazos books
Lala, Giorgio Tangologia - Tango argentino: storia, musica, poesia, danza, gli stili, come si balla 2002 Sigillo Capitoli su storia e luoghi, musica e musicisti, grandi ballerini, la milonga, Piazzolla, Gardel, Borges, poesia e poeti del t., come si balla, figure e variazioni, stili milonguero, canyengue, orillero, salon, ecc.
Bardelli, Fulvia Ancora un tango 2003 Sperling Paperback romanzo
Siamo in Argentina, all'epoca dei trionfi di Evita PerYn. Letizia e' una splendida ragazza, figlia di emigrati italiani, dotata di una voce incantevole, perfetta per interpretare i tanghi piu' struggenti. Purtroppo, l'ambizione la spinge tra le braccia di un sordido individuo che, con la scusa di farle da impresario, la lega irrimediabilmente a se', fino a spingerla ad abbandonare la famiglia e anche Esteban, il suo giovane innamorato. Gli anni passano e per lei tutto sembra ormai perduto, ma un incontro insperato le restituisce la fiducia nel futuro e, forse, la possibilita' di ritrovare l'uomo della sua vita... Questo romanzo e' gia' stato pubblicato a firma di Elsa Ortega, pseudonimo della stessa scrittrice
Liberatori, Alfredo Astor Piazzolla - hombre del tango 2003 Pagano
Fumagalli, Monica Jorge Luis Borges e il tango 2003 Nyn Prologo di Rafael Flores
Paperini, Massimo Tango. Racconti 2003 L'autore Libri
Martínez, Tomás E. Il volo della regina

Titolo originale: El vuelo de la reina

2003 Ugo Guanda

romanzo

G.M. Camargo e' l'onnipotente direttore di un quotidiano di Buenos Aires. Ha sessantatre' anni, una moglie paziente che ha smesso di amare, due figlie gemelle, una delle quali in fin di vita, e una schiera di dipendenti pronti a inchinarsi al suo cospetto. Ma soprattutto ha una terribile paura degli abbandoni e di quanto e' fuori dal suo controllo. Un giorno, nella sua vita fatta di vicende editoriali e insieme di scelte politiche che lo portano a interloquire e a scontrarsi spesso col potere (anche in questo romanzo MartYnez mescola invenzione e storia nazionale) entra una giornalista di belle speranze che dimostra un gran talento per le inchieste sulla corruzione dell'Argentina sull'orlo dell'attuale crisi. Si chiama Regina Remis e ha la meta' dei suoi anni. Per l'uomo, la relazione che ne nasce rappresenta la scoperta di un sentimento ignoto e sconcertante, impossibile da dominare, tanto da diventare un'ossessione. Per Regina e' un'ubriacatura pericolosa destinata a tarparle le ali mentre sta per spiccare il volo. Su questo intreccio classico di amore, desiderio, disperazione e morte, Tomas Eloy Martinez costruisce un romanzo con il ritmo travolgente di un tango, dove l'eros e il potere sono le due facce della stessa medaglia: il bisogno di affermare se stessi.

AA.VV. Il tango argentino. 100 trascrizioni per pianoforte 2003 Ricordi (BMG) partituras + testi
Liberatori, Alfredo Carlos Gardel - La vita, l'arte, la leggenda del padre del tango 2003 Pagano Con i testi originali delle canzoni
Zannoner, Paola Mia e il tango argentino 2003 Mondadori per bambini
Bandirali, Simone Antiborges con CD 2004 Acquaviva Poesie. Bilingue
Seoane, Maria Argentina. Paese dei paradossi 2004 Laterza
Di Marco, Massimo e Fumagalli, Monica Carlos Gavito: la sua vita, il suo tango 2004 Nyn
Sasso, Laura [a cura di] Costruire Decostruire - Tango senza confini 2004 Abrazos books foto di Luciano Gallino
Biagini, Furio [prefaz. di Moni Ovadia] Il ballo proibito. Storie di ebrei e di tango 2004 Le Lettere

Appendice: testi e musiche

Fra il 1875 e il 1914 sbarcarono a Buenos Aires piu' di cinque milioni di stranieri. Molti di questi immigrati erano ebrei provenienti dai piu' disparati luoghi dell'Europa orientale. Dalla fusione di tutte le culture che in quel paese si erano incontrate nasceva il tango. L'apporto degli ebrei a questa avventura collettiva ha contribuito a fare di questo ballo-canzone un'arte universale. Gli ebrei lottarono duramente per integrarsi in Argentina, paese in cui i sentimenti antisemiti erano largamente diffusi. Per molti di loro il tango, musica e danza scandalosa per la borghesia "porteOa", fu un mezzo di assimilazione e non e' un caso se entrambi ebbero come comuni nemici sia i militari golpisti, che i movimenti fascisti

Vallejos, Julio Domingo Il maestro di tango - appunti di un milonguero 2004 Sigillo
Brunelli, Paolo Niente del Tango 2004 Ed. Clandestine
Lindman, Jorge Racconti di tango, d'amore e di milonga

Titolo originale: Cuentos de Tango

2004 Sigillo

Carra, Leopoldo e Gamba, Daniela (a cura di) Tango
quella melodia di noi due - La poesia del tango per i giovani innamorati
2004 Adriano Salani Il tango non e' solo musica e danza, e' anche poesia. Questa raccolta riunisce il meglio del tango dedicato all'amore dal 1916 ad oggi e restituisce, insieme alla magia dei versi, l'atmosfera dell'Argentina, della sua capitale, dei suoi quartieri e della sua gente. Con un pensiero di Peppe Servillo degli Avion Travel
Blady, Susy Tango inesorabile - Una "quasicinquantenne" alle prese con la passione amorosa 2004 Giulio Einaudi Un romanzo di totale spudoratezza e totale pudore insieme, comico e insieme feroce. Una donna di successo, esponente di quella generazione che 'ha fatto tutte le rivoluzioni' fino a diventare esponenti ufficiali della 'correttezza politica' di sinistra, si innamora follemente di un "tanguero", ideologicamente su posizioni opposte e per questa passione mette a rischio le proprie e altrui stabilita', decidendo di liberare l'unica cosa che fino a quel momento non era ancora stata liberata: se stessa. Equivoci, comicita', sentimenti e un pizzico di dramma si mescolano in una vicenda cui il tango fa da cornice narrativa, appunto, implacabile
Castro, Mauricio Tango
Struttura della danza 1
I suoi segreti rivelati

Titolo originale: Tango. Estructura de la danza 1. Los secretos del baile revelados

2004 Abrazos books

Lao, Meri Todotango. Cronache di una lunga convivenza 2004 Tascabili Bompiani. RCS Libri

(copia autografata)

E' l'ultimo libro sul tango di Meri Lao; un libro documentatissimo che rivela anche l'importante e misconosciuto apporto delle donne e, spazzando via gli stereotipi, permette al lettore di addentrarsi in un rito dove gli emigrati di ieri e gli esuli di oggi si congiungono, officiato da una musica multietnica, da un canzoniere che e' filosofia di vita, da una danza unica al mondo. Il libro include una preziosa antologia di 115 canzoni-tango con testo a fronte, un quadro comparativo tra il tango e il jazz, una 'opiniabilia' di improvvisati autori e traduttori. Per la parte iconografica il libro si avvale di disegnatori e cartoonist sudamericani ed europei come Flavio Colin, Hermenegildo Sabat, Altan, Ellekappa, Manara, Mannelli, Pazienza, Pratt, Reiser, Siamo, Topor, Federica Matta, Cinzia Leone

Castro, Luis -
Finocchiaro, Franco - Tribolo, Evangelina (a cura di Franco Finocchiaro)
Vivír abrazados 2004 Greco
APID DanzaMovimentoTerapia. Modelli e pratiche dell'esperienza italiana 2004 Magi Ass. Prof. Italiana Danzamovimentoterapia
Brandi, Angelo Walter Amoretango 2005 Fratelli Frilli Il romanzo prende spunto dall'incontro di Claudia e Michele maestri di tango genovesi con Nicoletta, maestra arrivata da Buenos Aires, e descrive liberamente, senza cadere nel didattico, l'evoluzione del fenomeno Tango. Le emozioni suscitate dal tango fanno da sfondo ai risvolti psicologici delle relazioni tra i personaggi. AmoreTango e' costruito su diversi piani temporali con un attento intreccio delle storie dei vari personaggi, passando dalla descrizione di fatti reali a eventi immaginati
Moreno, Diego Lemmi Cada dia canta mejor il mio Don Carlos Gardel 2005 Sigma Libri
Lala, Giorgio e altri Tango argentino: La Grande Guida. Tangologia 2 2005 Sigillo Musica, storia, danza, passi, figure, improvvisazione, stile milonguero, milonga, vals
Rossella, Carlo Tango. Storie di passione e di avventura a Buenos Aires 2005 Mondadori 24 racconti
AA.VV. Tango. The Rhythm and Movement of Buenos Aires 2005 Edel Classics GmbH
Baldini, Lucia (foto) e Fragona, Michela (scritti) Tangomalia con CD.
Storie, miti e abbracci nelle milonghe italiane
2005 Postcard
Nizza, Claudia Tango 2005 Geva disegni
Blengino, Vanni La babele nella “Pampa”.
L’emigrante italiano nell’immaginario argentino
2005 Diabasis "Quando gli albanesi eravamo noi": e' un'espressione fortunata che il linguaggio giornalistico ha elevato a slogan per trattare dell'emigrazione italiana nelle Americhe. Un fenomeno vasto, una "transumanza sociale" che ha coinvolto piu' di venti milioni di italiani ed e' durato piu' di un secolo. Dal commerciante con baffoni spioventi e organetto del "sainete" al "gringo" del "Martin Fierro" di Jose' Hernandez, al viaggiatore, scienziato naturalista, ingegnere o sacerdote, questo studio offre un ricco e variegato identikit dell'emigrante italiano in Argentina e dei suoi stereotipi, artisti e letterati compresi. Un'appendice autobiografica racconta la vita nei quartieri di Buenos Aires, la nostalgia e la passione per il tango, la voce di Gardel
Moretti, Italo L' Argentina non vuole più piangere. Da Perón a Kirchner: gli anni della dittatura, la crisi economica, i segni del cambiamento di un paese inquieto 2006 Sperling & Kupfer politico
Balzano, Cristina A qualcuno piace…tango. Tango e cinema 2006 Sigillo
Somoza, Alfredo Leonrado e Carlini, Sabrina Buenos Aires tango a parte. La prima guida italiana per scoprire una metropoli indimenticabile 2006 Alberto Perdisa
Todisco, Vincenzo Il suonatore di bandoneón 2006 Casagrande
Numminen, M.A. Il tango è la mia passione

Titolo originale: Tango on intohimoni

2006 Socrates Il libro narra l'esilarante storia di Virtanen appassionato di tango finlandese. Virtanen balla tutti i giorni. Sempre e solo tango. Del tango ha una conoscenza quasi maniacale e la condivide con tutti, volenti o nolenti. C'e' un problema, pero', nella sua vita. Si tratta di Platone, o meglio dei principi che Virtanen adolescente ha attinto dal filosofo. Virtanen ha deciso di rimanere vergine fino a 35 anni, eta' in cui, secondo Platone, l'uomo raggiunge la maturita' sessuale. Lo spinoso problema di Virtanen diventera' tragicomico quando, prima del suo trentaseiesimo compleanno, si innamorera'...
Carpegna, Enrico Sombras de tango 2006 Alberto Perdisa Un libro fotografico, nel quale Enrico Carpegna, artista fotografo, ha raccolto le piu' belle immagini di tangueros, in parte gia' esposte a Torino in una mostra patrocinata dalla Regione Piemonte. Il tango non e' solo un ballo, ma un fenomeno culturale e sociale molto complesso che, da una decina di anni, e' tornato prepotentemente sulla scena italiana. Le scuole e i locali in cui impararlo e ballarlo si sono moltiplicati: luoghi magici fatti di rossi e neri, di tacchi alti e scialli, di caldi abbracci e sguardi languidi
Vignazia, Pier Aldo Il Tango è una storia d'amore… e non una rosa in bocca 2006 Sigillo testo e vignette di Pier Aldo Vignazia
De Paolis, Federica Lasciami andare 2006 Fazi romanzo
Loriello, Matita La Gheisa occidentale balla il tango 2006 Besa romanzo
Osorio, Elsa Lezione di Tango 2006 Guanda Ana e' una giovane sociologa amante del tango. Emigrata in Francia con la famiglia negli anni Settanta per sfuggire alle repressioni del regime militare argentino, ha ormai reciso ogni legame con il paese d'origine. Luis e' un regista in crisi personale e professionale, a Parigi in cerca di finanziamenti per il suo nuovo progetto. Una sera, in una 'milonga' della citta', i due si incontrano e scoprono di condividere molto piu' della semplice passione per il ballo: a unirli, infatti, e' un intreccio di destini familiari cominciato nell'Argentina a cavallo tra Ottocento e Novecento con Hernan, il bisnonno di lei, e AsunciYn, la bisnonna di lui, grandi ballerini di tango innamorati l'uno dell'altra. Sull'onda dell'entusiasmo per questa coincidenza, Luis ritrova l'estro creativo e coinvolge Ana in un lavoro completamente nuovo: un film che, attraverso le vicissitudini delle due famiglie, racconti il tango, da quando era bandito dai salotti buoni della societa' 'portena' per l'intensa carica erotica, considerata immorale, fino alla sua affermazione negli anni Dieci, proprio a partire dalla capitale francese. Dopo "I vent'anni di Luz", Elsa Osorio ritorna con un romanzo corale dal ritmo incalzante e dall'accesa sensualita', dove il ballo e i suoi protagonisti, musicisti e danzatori, reali o immaginari, si muovono sullo sfondo della storia argentina, dalle prime lotte sindacali contro i ricchi possidenti al peronismo, dagli anni bui della dittatura militare al crollo finanziario che ha tragicamente segnato il paese di recente
Flores Montenegro, Rafael Otumba

Titolo originale: Otumba

2006 Viennepierre romanzo
Verlato, Zeno Memorie di un tanguero. Gioie (poche) e dolori (molti) del tango 2006 Prospettiva
Passiatore, Raffaella Tutto quello che avreste voluto sapere sul tango e nessuno ha mai avuto il coraggio di raccontarvi 2006 Florestano racconti
Filocamo, Giovanni La fisica in ballo 2006 Liberodiscrivere Divulgazione scientifica
Barbagiovanni, Giusy Le identità del corpo
Viaggio nell'antropologia della danza
2006 Ananke Un viaggio attraverso l'antropologia della danza, alla scoperta dell'identità del corpo ce nella sua metamorfosi manifesta tutta la sua potenza del mito
Devoto, Fernando J. Storia degli italiani in Argentina

Titolo originale: Historia de los italianos en la Argentina

2007 Donzelli editore

Lala, Giorgio e altri Tangologia 3. Grande guida del Tango argentino. 2007 Sigillo Musica, storia, danza, passi, figure, tango milonguero, milonga, vals
AA.VV. Argentina -  Atmosfere, suoni e sapori. Come organizzare una serata indimenticabile 2007 Edizioni Curci con ricette
Brigliadori, Ivana Letras de tango 2007 Il Filo poesie
Thompson, Robert F. Tango - Storia dell'amore per un ballo

Titolo originale: Tango - The art history of love

2007 Elliot

Barreras, Mauro TANGO. L'ARTE DEL MOVIMENTO 2007 Geva  Emozioni manuale
Temporin, Maurizio IL TANGO DELLE CATTEDRALI 2007 Rizzoli fantasy
Flores Montenegro, Rafael Tango senza fine - Carlos Gardel

Titolo originale: Tango inacabable

2007 Viennepierre edizioni

Gorin, Natalio Astor Piazzolla. Memorie

Titolo originale: Astor Piazzolla. A manera de memorias

2007 A. Pagani ediz. musicai versione definitiva

 

Vázquez Montalbán, Manuel Quintetto di Buenos Aires

Titolo originale: Quinteto de Buenos Aires

    2007

Feltrinelli Lo zio d'America, che nelle famiglie spagnole non manca mai, incarica Carvalho di andare in Argentina a cercare il figlio Raul, il cugino di Pepe, volontariamente desaparecido dopo essersi salvato durante la dittatura militare. Carvalho parte, convinto di immergersi nell'appassionata atmosfera del tango si ritrova invece calato in una realta' ben diversa e sconcertante. Gli basta contattare amici ed ex compagni di lotta di Raul, perche' il groviglio degli eventi lo travolga. Ci ritroviamo cosi' a seguire un Carvalho curioso e scettico nelle realta' piu' disparate (le madri di plaza de Mayo, il mondo del pugilato, quello dell'alta finanza e dell'alta cucina, quello della polizia...) e ovunque salta fuori un cadavere nascosto nell'armadio. Intorno a Carvalho ruota tutta una schiera di diseredati, sognatori, falliti: Alma Modotti, una donna segnata dalle sofferenze di cui Pepe sente di potersi innamorare; il ragazzo che finge di essere, a turno, figlio illegittimo di Jorge Luis Borges o di Ernesto Sabato; l'ex militante che recita nei teatri off; un finto Robinson Crusoe e un finto Venerdi'; don Vito, il socio dell'agenzia investigativa che Pepe sceglie per finanziarsi il soggiorno... La Buenos Aires descritta da Montalban e' epica e tragica insieme, profonda e cialtrona, una delle citta' piu' complesse e contraddittorie dei giorni nostri, una societa' che deve rigenerarsi dopo un lungo periodo di lutti oscuri, ma dove forse c'e' ancora spazio per la poesia.
Vignazia, Pier Aldo Tango, musica per ballare - Guida per ballerini D.J. di Tango Musicisti 2008 Sigillo opzione: cofanetto 10 CD [EL TANGO, Pasion y emocion (210 brani)]: Orquesta Tipica Victor, Di Sarli, D ' Arienzo, Troilo, Pugliese, Canaro, Lomuto, D'Agostino, Vargas, E.Donato, De Angelis, D.Federico, Carabelli, Fresedo, Marcucci, Cobian, Francini Pontier, Laurenz, Stamponi
Valeriani, Silverio Tango y tangueros 2008 Edizioni Mediterranee
Di Marco, Massimo Il Tango nel cuore - Storia di Eduardo Arolas, El Tigre del bandoneón 2008 NYN Opera Tango
Muraca, Elisabetta Nell'abbraccio del tango. Il mondo delle milongas di Buenos Aires 2008 XENIA
Burstin, Haim Il Tango ritrovato - Un diario di viaggio nel Tango di oggi 2008 Donzelli editore

Non l'ennesima storia del tango, non un manuale, non un racconto, ne' un'autobiografia. In queste pagine il lettore trovera' piuttosto una sorta di reportage, un percorso nel vissuto attuale del tango argentino, a partire dal nuovo grande successo che sta conoscendo in tutto il mondo. Ad animare questo itinerario e' l'esperienza piu' che ventennale dell'autore, fatta di viaggi, di letture e di un'intensa frequentazione del tango nei differenti ambienti in cui esso vive. Un'esperienza che si offre come spunto per uno sguardo d'insieme sul tango, sul suo mondo e su coloro che lo praticano sia in Argentina che in Europa. L'autore intende smontare i piu' tenaci luoghi comuni associati al tango nell'immaginario collettivo e analizzare i comportamenti, gli atteggiamenti, ma anche le pose di chi pratica questa danza e ne condivide, nei piu' diversi paesi, abitudini e valori. Il volume si rivolge dunque non solo al pubblico degli appassionati, ma anche a chi guarda con curiosita' a questo mondo e ne e' attratto, senza capirne ancora i meccanismi di funzionamento, come pure a tutti coloro che, per interesse personale, culturale o di viaggio, si imbattono nel fenomeno tango e desiderano, dal di fuori, conoscere la chiave segreta del suo fascino.

Recensione di El Palo (19/3/10):

Come riportato sulle note di copertina, l'autore è professore ordinario di Storia moderna presso l'Università di Milano-Bicocca. Frequenta da molti anni il mondo rioplatense e vanta un'esperienza ventennale di viaggi, letture e intensa frequentazione del tango.
Il libro offre una visione completa di quel variegato mondo che è la milonga, dei personaggi che la animano, dei loro comportamenti e atteggiamenti. Non si studia dunque la musica, ma i protagonisti delle piste da ballo. Gli ultimi capitoli sono dedicati ad un'analisi psicologica, ma non solo, del ballo (niente tecnica).
Si parte da Buenos Aires, confrontando il diverso modo di vivere la milonga da parte dei vecchi tradizionalisti, dei giovani innovatori e dei turisti all-in-one-week. L'accettata libertà di intendere il tango fa sì che tutti possano coesistere senza problemi.Gli argentini vivono il tango anzitutto come un fatto storico e culturale, impossibile invece per i ballerini del resto del mondo. I giovani portano innovazione ed è giusto così, perchè il tango da quando è nato è sempre stato in evoluzione. I tradizionalisti devono piuttosto stare attenti a non scadere in macchiette.
Più interessante la parte del libro dedicata al microcosmo milonga e al ballo. Secondo l'autore, si balla essenzialmente per tre ragioni: per sé, per il partner, per il pubblico. Solo da un giusto equilibrio di queste tre componenti scaturisce un buon tango. Esiste poi l'ineliminabile dicotomia tra essere ed apparire: chi balla ha una visione di sé mentre balla che potrebbe non essere la stessa di chi lo sta osservando. E poi la "pareja", l'"abrazo", il ruolo dell'uomo e della donna (l'empatia!), lo stile milonguero e la sperimentazione, e molto altro ancora.
Mi è sembrato molto interessante il paragrafo intitolato "Fluidità o intensità?": anche qui è d'obbligo una ricerca approfondita (ovviamente sera dopo sera in milonga) del giusto equilibrio.
Concludendo, direi proprio una lettura consigliatissima, ricca di spunti per tutti.

Abadi, Sonia Il Bazar degli abbracci - Cronache della milonga di Buenos Aires

Titolo originale: El bazar de los abrazos. Crónicas milongueras

2008 Abrazos books

Manzoni, Valeria Ovunque Tango 2008 Massa Volume fotografico (sul Tango a Napoli). testi di Luciana Squadrilli
Porciatti, Gianna (a cura di) Il grande libro del ballo 2008 Giunti
Reale, Gianluca Tangueria 2008 A & B Tangueria, opera prima del giornalista catanese Gianluca Reale, è un viaggio nel microverso del tango, scuola di vita, luogo di incontro/scontro con i “confratelli” di una sorta di carboneria del ballo che tutto spiega attraverso il principio della sensualissima danza sudamericana
Perez Frassasco, Adriana e Ferrari, Bruna En el silencio Tango 2008 Mango italiano-spagnolo
Reim, Riccardo Il tango delle fate 2008 Hacca (Halley Ediz.) Questo libro dolente e visionario di Riccardo Reim non ci racconta una storia, ma un ventaglio di storie ipotetiche per una galleria di personaggi che rispondono alle varie proiezioni di un io multiplo e polimorfo. Non solo la parte femminile e quella maschile si affrontano dando vita a una ruvida e spettacolare battaglia intcriore, ma anche le lingue si moltipllcano (si frangono) in un impasto barocco di napoletano, spagnolo, latino, francese. Reim allestisce uno spettacolo in cui si alternano scenari e fondali a un tempo poveri e sontuosi. La rude e plastica fisicita' dei corpi si sposa a una erotica spiritualizzazione, a un anelito mistico secondo un'estetica caravaggesca, di alto manierismo. Caminito, la danzatrice di tango sdoppiata anche in Bernadette, la visionaria di Lourdes, va incontro a un trionfale e mistico destino in una scena che si illumina a tratti nei deliranti e tumultuosi frammenti del finale tra squilli di tromba e profumi d'incenso
Filocamo, Giovanni Pensalo bien 2008 Liberodiscrivere Il Tango argentino ballato, respirato, vissuto a Buenos Aires. Solo fotografie
Bergamini, Maurizio Un tango per te 2008 Martini Multimedia

Romanzo: Nella Buenos Aires di inizio XX secolo un giovane europeo, cresciuto in un ambiente tradizionalista, si trova suo malgrado a confrontarsi con un nuovo mondo ed una nuova vita, scoprendo la molteplicità dell'esistenza umana, anche della sua.
E' la nascita dei suoi grandi amori: una donna “difficile” ed il tango. Entrambi segneranno la sua esistenza in modo indelebile.
“Un tango per te” è un romanzo d'amore, di emigrazione e... di tango.

Piazzolla, Astor Sono un uomo di tango 2009 Bracciali La vita di Astor Piazzolla raccontata in prima persona, senza filtri né pudori, in un libro avvincente come un romanzo.
Liberamente tratto dal testo di "Astor Piazzolla - Memorie" edito da A.Pagani - Edizioni Musicali - settembre 2007
Castiglioni, Paolo Pomona balla il tango come nessuna

2009

Marco Serra Tarantola  Omaggio dell'autore (bresciano) a Mara
Manca, Valeria (a cura di) Ida y Vuelta. Andata e ritorno

2009

Aracne Il libro raccoglie le interviste fatte nel 1979, per una tesi di laurea, a 31 donne argentine che vivevano o erano di passaggio in Italia durante la dittatura militare argentina. Queste stesse donne sono state rintracciate dopo 28 anni e intervistate di nuovo
Perissinotto, Alessandro Per vendetta

2009

Rizzoli Nel suo nuovo romanzo, l’autore ha il coraggio di guardare negli occhi il male estremo, la violenza che, solo trent’anni fa, ha sfigurato una nazione così legata, per storia e sangue, all’Italia. Un male tanto profondo da scatenare ancora oggi reazioni imprevedibili. O forse un contagio che pone le domande più radicali sulla stessa natura umana
Lalli, Antonio Tanto di cappello  - Storia di un tanguero 2009 Romano Editore E' l'opera prima di Antonio Lalli, uno dei pionieri del tango romano. E' autobiografico e percorre la vita avventurosa di Antonio dall'infanzia al tango, passando per la militanza politica
Finn, Maria Amore Tango

Titolo originale: Hold me tight and Tango me home: a cheek-to-cheek adventure

2010 DeAgostini

Maria scopre che il marito la tradisce. Lo caccia di casa, ma è disperata, non dorme, non mangia, non lavora. Poi prende una decisione fondamentale: inizia a frequentare un corso di tango. "Balli il tango?" mi chiese lui. Mi misi a ridere e risposi "No, mai". "Dovresti prenderlo in considerazione". E insieme ai passi imparai ciò che il tango ha da insegnare su alcune parole fondamentali nella vita di ogni persona: l'amore, la perdita, il dominio, la capacità di lasciarsi andare, lo stile, l'intuito, il rischio. Il rischio che bisogna correre per capire di che pasta si è fatti e quel che si vuole veramente. Nelle milongas di New York Maria scopre la musica, la storia, la bellezza del tango argentino e scopre finalmente se stessa. El abrazo, La Salida, La Caminada, El Ocho, ogni figura è un passo verso la riconquista della vita. Un appassionato memoir dedicato al potere salvifico del tango, un tributo alle sue virtù taumaturgiche. "Ho cominciato il tango per imparare come si può stare con qualcuno senza aspettarsi nulla. Come trovare un equilibrio con un'altra persona".

Recensione di Cinzia T. (14/6/10):

Vi riporto alcuni passi:
1) Il Tango e' un'esperienza unica per quelli che vogliono dare una svolta alla propria vita e per quelli che, come me, pensano di essere arrivati al capolinea, e' un tentativo di ricominciare a vivere
2) Ballare il tango significa stabilire un contatto e lo strumento per farlo è l'abbraccio
3) Volver, la canzone di Carlos Gardel, un classico mi colpì in modo particolare. Le sue note erano capaci di dare voce al dolore irreparabile del tradimento che con il tempo si trasforma in amara malinconia (Vivir / Con el alma aferrada / a un dulce recuerdo / que lloro otra vez) il tango capiva il mio cuore spezzato
4) Mi fece  ballare tre canzoni, una sequenza nota come tanda e questo bastò. Ero immediatamente passata dall'ipotesi di prendere lezioni di tango alla sensazione di non poterne piu' fare a meno
5) Forse pensavo avrei potuto imparare a ballare il tango con un'uomo che amavo e non con un perfetto sconosciuto.......avevo torto marcio
6) Quando i non adepti (i non ballerini) non riescono a capire come mai certe persone vadano a ballare tutte le sere, la mia spegazione è che il ballo crea una forte dipendenza, il tango specialmente. A livello fisico ballare il tango è come una droga, con l'unica differenza che non costa nulla e non si crolla addormentati in pubblico
7) Vorrei che tutti ballassero, disse Claire, allora, nella pausa pranzo, si potrebbe uscire per strada e ballare il tango sotto gli alberi........ Abbracciando ogni giorno perfetti sconosciuti....e io aggiunsi...potremmo conoscere il meglio di ogniuno....
8) Il tango è un modo di imparare attraverso il corpo, di trasferire il dolore nella carne, nella sua memora, e di tradurlo in qualcos'altro, qualcosa di più nobile
9) Il tango è un modo di trovare conforto in mezzo a estranei, provare una sensazione di intimità anche tra la folla, ricevere consolazione da melodie che esprimono un dolore straziante, queste sono tutte contraddizioni radicate nel tango, e tutto comincia e finisce con l'abbraccio (El abrazo)
10) Lui non si staccò mai e non mi lasciò mai sola. Mi dominava, eppure mi faceva sentire bene. Lo seguivo docile, ma lui mi rispettava e si dimostrava responsabile dei miei movimenti. Questa sintonia, questo accordo tra due persone, è il solo modo in cui ci si può venire incontro. In un momento cosi la lotta senza fine tra uomo e donna sfuma in una tregua, poi in un'intesa. E' uno stato di beatitudine grazie al quale, nonostante ferite e tradimenti, riusciamo a guarire e ad amare ancora. Dopo aver ballato, Carlos fece un passo indietro e mi disse: "puoi ballare il tango perchè non hai paura dell'Abbraccio. Tutto il resto, i passi, la tecnica, si possono imparare. Ma non L'Abbraccio. Tu lo sai fare".
Mi è piaciuto questo libro e ve lo consiglio. Sono d'accordo con molte affermazioni dell'autrice. Il Tango è sicuramente un modo molto bello di esprimerci, di curare veramente le ferite dell'anime.

Guzzo Vaccarino, Elisa Il Tango 2010 L'Epos

Il tango è musica, parola, danza, un universo di emozioni. È il ballo di coppia per eccellenza, il ballo di sala piú ravvicinato che esista, baciato da Eros. Questo è il sapere comune sulla materia. E c'è sicuramente del vero nella definizione del tango come danza passionale, calda, "peccaminosa". Ma non si tratta solo di questo. Come sa chi si dedica a impararlo, danzarlo, insegnarlo, esibirlo, portarlo in scena, il tango è comunicazione, tecnica, geometria, condivisione della musica nell'abbraccio, camminata sintonica, piacere dell'intesa e dell'incontro con l'altro.
Il tema centrale di questo volume è proprio la molteplicità dell'essenza del tango-danza, da Buenos Aires a Parigi a tutti i continenti, dalle sale popolari ai teatri piú titolati ai grandi schermi ai clip della nuova ondata elettronica, dai grandi maestri ai praticanti devoti.

Parrella, Valeria Ma quale amore 2010 Rizzoli "Cara scrittrice, dunque, a che punto siamo con questo libro di viaggio a Buenos Aires? T'abbiamo dato tutto quello che volevi, un sacco di soldi, ti abbiamo anche permesso di farti accompagnare da un tipo. Sembrava che non ci fossero problemi. Tu lo sai come funziona: abbiamo una programmazione, delle scadenze da rispettare. Abbiamo anche accettato che tu trasformassi questo libro in un libro di viaggio e d'amore. Dici che lo hai scritto per amore. E va bene. Basta che finisci di scriverlo, che ce lo consegni. Le prime pagine che abbiamo letto ci sono piaciute. Giusto taglio, efficaci i passaggi dalla descrizione dei luoghi al racconto d'amore. Buenos Aires, Maradona, Borges, il tango: hai scritto, sono sicuro, pagine bellissime. Per questo non capisco proprio perché non ci dai più tue notizie. L'Editore"
Schwarz, Michaela Un tango a Manhattan

Titolo originale: Der Weihnachtango

2010 TEA

romanzo

Quel viaggio a New York doveva essere l'occasione per un corso di aggiornamento per giovani medici, e invece si era rivelato l'avventura di una vita. Mentre Mara e Robert si tenevano per mano, a occhi chiusi, cercando di sentire il calore del grande albero di Natale sotto il Rockfeller Center, la musica era partita. Una melodia calda e avvolgente era sgorgata dalle corde di un violino. Robert aveva spalancato gli occhi, sorpreso. "È un tango", gli aveva sussurrato Mara. "Sai ballare il tango?" Così tutto era cominciato. Il giorno dopo Mara e Robert rientrano a casa, dai rispettivi partner. Nessuno dei due ha il coraggio di cambiare vita, ma il sogno di quel tango, la magia di quella notte continua a inseguirli. E lo farà per trent'anni. Per trent'anni si incontreranno lo stesso giorno, il 20 dicembre, per ballare insieme un tango, per passare una notte d'amore, per celebrare quel legame unico. Ma oggi qualcosa è cambiato... Robert non vuole più rinunciare a Mara ed è disposto a qualsiasi cosa pur di vivere per sempre accanto a lei. Il destino però sembra non essere d'accordo. Per la prima volta Mara non si presenta all'appuntamento ... Sulle note appassionate di un tango argentino, una storia d'amore che è la celebrazione di un sogno inseguito, desiderato, voluto a ogni costo.

Casali, Renzo Tu che tango sei? 2010 Editori della Peste (Ass. Agora XXI) Tutti i segreti di una danza, crocevia di incontri promiscui, anche furtivi, occasionali intrecci di desideri e sogni da condividere sotto l'ombrello comune della nostalgia
Muller, Patricia Tango argentino a Buenos Aires - 36 stratagemmi per ballarlo felicemente 2010 ilmiolibro (pubblicato dall'autore) Patricia Muller ci fa conoscere, indagando sulle situazioni storiche, sui personaggi e sui luoghi importanti di Buenos Aires,come gli indios, gli schiavi africani, i coloni spagnoli e gli immigranti europei hanno plasmato il tango e sviluppato il suo ballo. Attraverso esercizi pratici e semplici impariamo a tonificare e rilassare il corpo, a ballare facendo un tutt'uno con il partner e ad accendere le nostre emozioni. Impariamo a fare bella figura in sala da ballo e ad interpretare nel giusto modo i cenni per non restare mai più a sedere.
Di Marco, Massimo Carlos Gavito, ritratto d'artista 2010 tangolibri.it

Attraverso la sua fanciullezza, la scuola prima di sua madre, Doña Pilar, e poi di Angel D'Agostino, Alberto Podestà, Miguel Calò e Julian Centeya, il percorso di un poeta romantico che ha trasformato una danza popolare in un gesto espressivo che lo pone al fianco dei protagonisti dell'arte moderna e contemporanea.
5 capitoli: Anime vaganti, Tango Pensiero, Primitivismo espressivo, Donna Meraviglia, Poesia universale

De Concilio, Nicola Tango: Testi e contesti - L'elemento italiano nella poesia tanguera (1870-1930)

2011

 UNI Service  
Cugia, Diego Tango alla fine del mondo 2013 Mondadori Romanzo (Ebook dispon.).
Palermo, 1894. Denunciati per aver manifestato contro le tasse, Michele Maggio, sua moglie Caterina e le gemelle Diana e Olivia vengono cacciati dal paradiso: un piccolo podere a Isola delle Femmine. Don Tano, spietato agente marittimo, vende loro una fazenda in Argentina e i biglietti del piroscafo, promettendo fortuna oltreoceano. Ma al momento della partenza manca un biglietto e Diana, diciassettenne anticonformista e ribelle, è costretta a rimanere da sola in Sicilia. E soltanto il primo degli inganni di Tano che, pazzo di desiderio, la riduce in schiavitù. Nel Nuovo Mondo il terreno promesso si rivela una truffa e Michele è costretto a trovare lavoro al mattatoio di Buenos Aires. La fatica delle giornate è compensata dall'incanto delle notti, trascorse al Bandoneon, un locale del porto dove, assieme ad altri emigranti, inventa il ballo del secolo: il tango. Le note sensuali della nuova danza fanno da sfondo alla passione tra Michele e una signora dei quartieri alti, che sfida le convenzioni nell'oscurità del Bandoneon. E dona Blanca Flores, la moglie del proprietario del mattatoio. Per quanto provino a sottrarsi alla forza del desiderio, i due non possono nulla, investiti da un genere d'amore dal quale non c'è scampo, perché il tango ci ritrova sempre, "il tango sa chi siamo". Intanto Diana, a Palermo, fuggita dal suo aguzzino, medita il riscatto e la vendetta contro chi l'ha abbandonata.
Pérez-Reverte, Arturo Il tango della vecchia guardia 2013 Rizzoli Romanzo.
1928. Max Costa, ballerino professionista su un transatlantico, invita a danzare Mecha Inzunza, bellissima dama spagnola in viaggio alla volta del Sudamerica col marito Armando de Troeye, musicista deciso a scrivere per scommessa un tango che sfidi il Bolero del collega Ravel. Max e Mecha sono presi da una danza dei sensi che va molto oltre l’erotismo stilizzato del ballo: è l’inizio di un legame torbido, equivoco, che si protrae una volta finito il viaggio, esplorando i bassifondi di Buenos Aires alla ricerca del tango com’era prima di diventare di moda. Nove anni dopo, a Nizza, Mecha e Max s’incontrano di nuovo. Lei indossa sempre la sua bellezza elegante e altera, lui gli abiti e i modi impeccabili che fanno di una vita di espedienti una forma d’arte: arte che dovrà mettere a servizio di un atto di alto spionaggio. E ancora una volta i due si separano, per rivedersi nel 1966 a Sorrento: ammaccato da un’esistenza difficile, Max è l’autista di un ricco svizzero. Mecha è al seguito del figlio, giovane genio degli scacchi che sta per sfidare il campione del mondo in carica, il russo Sokolov. Di nuovo musica, servizi segreti, furti e mezze verità per incorniciare il terzo atto di un amore che ignora lo spazio e il tempo e brilla inestinguibile riallacciando in un ultimo ballo due vite fatte per attrarsi e respingersi.

 

Altri libri pubblicati in Italia

Autore

Titolo

Anno

Editore

Note

Pratt, Hugo Tango… y todo a media luz 1988 Rizzoli
Salas, Horacio [prefaz. di Sabato,
Ernesto]
Il tango

Titolo originale: El tango

1992 Garzanti

 

Pozzi, Piergiorgio Quanto sangue italiano nel tango argentino 2006 Fontana Editrice Un libro che vuol rendere omaggio a tutti gli italiani (o persone di lingua italiana) che al tango hanno dato la loro arte. Nel 1951 Pozzi emigra in Argentina per circa sessant’anni nei quali è stato testimone dei cambiamenti politico-economico – culturali del paese. Nel vasto panorama dei testi sul tango argentino, il libro del ticinese Pozzi si distingue per originalità e completezza.
Castro, Luis e Mendoza, Claudia Tango argentino. Il ballo e la sua struttura 2006 Bauhaus Project manuale
Palladino, Marco Manuale tecnico di Tango argentino – Vals – Milonga,  Tecnica del tango argentino
stile salon.
 
2008?

l'autore

Schemi tecnici: Abbraccio, Movimenti, Guide, Musicalità. Salida basica. Camminata in parallelo o speculare. Sistemi alternativi. Cambi di direzione. Ocho adelante. Ocho cortado. Rotazioni destra e sinistra in camminata. Rotazioni con l'incrocio dell'uomo. Sistema cruzado. Base cruzada. Camminata cruzada esterna. Ocho atras e variazioni. Parada. Adornos. Tecnica dei giri. Traspié. Arrastre. Sacada. Enrosque. Empujadita. Gancho. Patada. Musicalità. Vals e sue caratteristiche. Base cruzada. Milonga e sue caratteristiche. Baldosa. Lado lado. Camminata. Vas y ven. Greca. Camminata con doppia cruce dell'uomo. Giro a sinistra con ocho adelante. Ocho atras simple o con traspié. Doppia empujadita. Chassé. Traspié sul passo 2 e 3. Mezzo giro con traspié. Amalgamazioni di passi a vari livelli (bronzo, argento e oro).
Pernigo, Gabriele Tango argentino 2008 CLEUP

Romanzo.

Dopo una prima prova d’autore, di contenuto autobiografico, Gabriele Pernigo si cimenta ora con un romanzo ambientato in Argentina al tempo della Dittatura Militare. Un evento che ha lasciato profonde ferite nella storia di quel paese. È un racconto dove personaggi diversi per qualità, sentimento e temperamento affrontano quell’avventura che è la vita, con emozione, entusiasmo, coraggio, ma anche abnegazione, nell’intento, in ogni caso, di amare e di essere amati.
Gabriele Pernigo è nato a Verona il 24 marzo 1939. Sposato, ha tre fi gli e vive a Padova. Laureato in Economia e Commercio ha avuto importanti incarichi in diverse banche.

Bianchi, Bruna Diabolico Tango 2012 Eclissi Romanzo giallo.
L’omicidio di una sarta di 59 anni nel popolare quartiere di Porta Romana a Milano, è lo spunto per un’indagine a ritroso nel tempo, quello lontano della seconda guerra mondiale e quello più vicino della feroce dittatura militare argentina. Un giornalista irlandese che lavora a Milano per un’agenzia di stampa inglese, viene completamente assorbito da un caso che si presenta subito anomalo: la donna uccisa porta lo stesso nome di una neonata creduta morta sotto i bombardamenti di Gorla del 1944. L’indagine incomincia da una milonga dove la vittima è stata vista l’ultima sera della sua vita. Ma che rapporto c’è tra la sarta uccisa e la neonata morta 60 anni prima? Il giornalista si imbatte in storie di orfanotrofi a Biella, di staffette partigiane a Mortara, di ambigue amicizie a Pavia. Di sensi di colpa. Misteri e inganni per compiere atti di bontà, si mescolano a misteri e inganni per compierne altri di profonda crudeltà. I personaggi che ruotano sulla scena e hanno in un modo o nell’altro a che fare con l’Argentina (terra cupa, carica di nostalgia), sono lacerati da drammi personali, inconsapevoli di essere parte di una storia collettiva. Saranno costretti a fare i conti con la propria coscienza, nessuno escluso. Il giornalista invece dovrà passare dall’amore per il tango e per un’insegnante argentina, per provare quella passione per la verità che manca al distaccato e arrogante ispettore di polizia. La sua ferita personale guarirà proprio con l’evolversi dell’indagine, la messa a nudo della “recita” dei cinque personaggi sospettati dell’omicidio e la scoperta dell’assassino, che costringe l’ ispettore di polizia a incassare il colpo della sconfitta. Ma niente è come sembra, perché chi balla tango sa che la finzione si può ripetere all’infinito, un po’ per appagare i sensi, un po’ per fuggire dalla vita.
Fumagalli, Monica Maria Il Tango e il mare 2013 Abrazos Il tango è legato al mare perché ha tessuto la leggenda di uomini il cui primo gesto eroico, in molti casi, fu proprio quello di attraversare il mare, di arrivare ad un porto e di cominciare da lì a ridisegnare la propria esistenza.

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giu 13 2009

Osvaldo Pugliese I°parte

Category: Rubrica Biografieoreste @ 04:12

Osvaldo Pugliese (1905 – 1995)

Osvaldo-Pugliese-aaa[1]I° parte 1905-1946

E’ necessario presentare Osvaldo Pugliese ???

... e allora cominciamo da un punto di vista perlomeno insolito: il ricordo visivo.

La prima immagine fisica che il nome Pugliese evoca nella mente del frequentatore di milonghe è veramente suggestiva e permette di apprezzare un aspetto alquanto particolare del mondo del tango: il profondo rispetto e la profonda ammirazione per l’esperienza ed il vissuto delle generazioni passate, fenomeno molto raro in altri ambienti.

Pensando ad Osvaldo Pugliese subito compare, creata dalla memoria, la figura di un simpatico e determinato viejito, magari il nonno dei nostri ricordi, sorridente e disponibile nel raccontare aneddoti della sua vita che rubano in pochi istanti l’attenzione.

Dietro agli occhiali spessi con la montatura scura, gli occhi luccicanti pieni di vita vissuta ci parlano di ciò che pensavamo fosse solo leggenda. La voce fragile ed ironica conduce e seduce con semplicità, regalando immagini introvabili altrove. Tutto diventa una favola che non ci stancheremmo mai di ascoltare e rivivere con lui, proprio come la sua musica.

L’affetto istintivo che suscita la sua figura non fa altro che amplificare ancora di più la smisurata considerazione che si ha di questo grande compositore per la musica geniale e profonda che ci ha regalato.

 

Video  (ricordati di fermare la musica del sito in basso a sinistra)
 
 

 

Osvaldo Pugliese è stato il musicista che più di tutti ha inciso profondamente nella concezione musicale del tango, avviando, verso la fine degli anni ’30, una trasformazione profonda e radicale, ma allo stesso tempo morbida e non traumatica.

Basti pensare che la sua prima composizione, Recuerdo (1924), è unanimemente ritenuta una delle più importanti della storia del tango, tanto che Anibal Troilo ne parlava come del tango che avrebbe voluto comporre mentre Julio De Caro già allora la considerava come “ ... una delle opere d’arte del nostro tango che perdurerà per sempre ...”. 

Recuerdo_Recuerdo Brano (ricordati di fermare la musica del sito in basso a sinistra)  

RECUERDO

Nel solco di Pugliese, poi, altri compositori hanno contribuito all’opera osvaldopugliese7-a[1]di trasformazione del tango; alcuni, come Horacio Salgan, rimanendo sempre paralleli allo stile ed all’impronta del maestro, altri, come Astor Piazzolla, creando una frattura avanguardistica.

Pugliese nasce nel barrio di Villa Crespo il 2 dicembre 1905. Nella sua famiglia il tango era di casa: il padre Adolfo, flautista dilettante, ed i due fratelli violinisti suonavano nelle formazioni che si esibivano nei cafè del barrio.

Dopo aver suonato inizialmente il violino passa ben presto al pianoforte, facendo esperienza, come molti suoi contemporanei, accompagnando le pellicole mute nei cinema. La sua carriera professionista inizia a 15 anni nel locale Café de La Chancha (la maiala), così chiamato dagli avventori alludendo alla scarsa igiene del proprietario. L’orchestra è diretta dalla bandoneonista Francisca “Paquita” Bernardo, fatto abbastanza insolito per il tango.

Allo stesso tempo inizia a frequentare il conservatorio di Villa Crespo, dove si diplomerà in pianoforte nel 1919.

La solida preparazione teorica ha senz’altro permesso alla sua creatività di potersi esprimere in modo libero e completo, percorrendo le ampiezze sonore dell’armonia e fondendole in modo nuovo e rivoluzionario.

Il percorso musicale di Pugliese sintetizza adeguatamente il passaggio tra due diverse concezioni della musica che marcano due diverse epoche. Nel periodo denominato La Guardia Vieja (1910 – 1925 circa), la sottile linea melodica “orizzontale” era l’elemento conduttore e, con un ritmo ben definito, il principale riferimento. I musicisti creavano ed eseguivano senza avere conoscenze musicali, era una rarità che sapessero leggere spartiti, e le orchestre suonavano “a la parilla” ossia improvvisando a memoria, avendo al più come unico elemento definito da seguire la parte del pianoforte.

La conseguenza diretta di tale situazione era una certa istintività e semplicità dei brani interpretati, dove l’esclusivo talento musicale degli interpreti, permetteva solamente di ricamare superficialmente sulle linee melodiche suggerite dal compositore.

OPugliese-a Con la Guardia Nueva, iniziata verso la metà degli anni ’20, l’orientamento è invece verso una musica “verticale”. Il miglioramento delle condizioni economiche della società argentina, rende possibile vivere di sola musica, di solo tango, e questo spinge compositori ed esecutori dotati di una preparazione musicale sempre più profonda a ricercare nuove soluzioni, fino ad arrivare a sperimentazioni avanguardistiche. Ora le melodie si espandono, cominciando a divenire dense e composite, aggiungendo alla gamma sonora la dimensione della profondità. Si cominciano a gettare le fondamenta del periodo successivo, Los anos 40 y 50, meglio conosciuto come L’Epoca de Oro.

Dopo profonde esperienze formative con le orchestre di tango più importati, con direttori del calibro di Alfredo Gobbi, Anibal Troilo e Pedro Laurenz, Pugliese giunge finalmente nel 1939 a formare la sua Orquesta tipica. Sono anni di fermento creativo, dove lo stile Pugliese si va definendo sempre di più, acquisendo quei tipici andamenti ritmici, congeniali particolarmente al ballo, che hanno reso immortali interpretazioni di brani come Gallo Ciego (musica di A. Bardi), La Mariposa (musica di Pedro Maffia).

 

Gallo ciego 

La mariposa

Nel 1946, poi, arriva la summa di tutta la sua esperienza musicale. Pugliese presenta il brano che apre una nuova epoca, caratterizzando non solo quello che sarà lo stile della sua orchestra ma anche tutto il tango che verrà dopo.

Il 21 agosto del 1946 registra per la casa Odeon Disco il tango La Yumba.

... continua nella II parte ...

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